A cosa serve?
Il malato ematologico deve necessariamente sottoporsi a lunghe terapie, che possono essere garantite soltanto presso il reparto di Ematologia e per il paziente che risiede lontano, queste terapie comportano ulteriori periodi di ricovero, dopo la prima fase di ospedalizzazione. La Casa AIL consente di evitare periodi di ospedalizzazione prolungata e soprattutto di realizzare grandi economie per la sanità pubblica.
Quante sono?
Le case di accoglienza AIL Potenza sono 2: Casa Ail “Samuele Padula” sita in via Ciccotti n. 36 Casa Ail “Francesco Ricciuti” sita in via Ciccotti n. 1; sono situate entrambe nei pressi l’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” per ospitare i pazienti non residenti che devono affrontare i lunghi periodi di cura, assistiti dai familiari. Ogni Casa AIL offre camera e servizio privato rispettando così l’esigenza di privacy dei pazienti, ma anche spazi comuni come soggiorni-pranzo, terrazzi o giardini che permettono una vita di relazione, tanto più necessaria quanto più lunga e complessa è l’esperienza da condividere. Nel territorio del potentino, molto spesso, così impervio e con molti centri abitati distanti e difficili da raggiungere rispetto al luogo di cura, le case AIL e l’assistenza domiciliare hanno un valore aggiunto che va difeso e tutelato per ogni ammalato che conta su questi servizi.